giovedì 11 febbraio 2010

La solita tarantella su Genova



"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità."
-Joseph Göebbels, ministro di Propaganda di Hitler

Oggi il Secolo XIX titola: Genova fu aggredita e la polizia la difese.


Il capo della polizia Manganelli ancora una volta ribadisce che migliaia di manifestanti hanno distrutto Genova e che la polizia si é limitata a difendere la cittá.
Vale da pena riprendere un pezzo delle dichiarazioni di Manganelli:

E i casi della Diaz, di Bolzaneto? «C'è stata forse, in alcuni casi, una
risposta che merita il vaglio della magistratura, che saprà chiarire
quali, se ci sono stati, comportamenti che hanno violato il codice penale.
Noi aspettiamo con serenità l'esito degli accertamenti. Durano da nove
anni, quindi non posso immaginare che siano accertamenti sommari e
superficiali. Sono stati assolutamente approfonditi».


E infatti, é stato accertato che la polizia presente alla Diaz ha falsificato le prove per incriminarci. Ma questo non ha impedito che i dirigenti della polizia implicati nell'operazione fossero tutti promossi alle piú alte cariche delle P.S., e ora sono ai vertici dei servizi segreti, dell'antiterrorismo, delle relazioni con l'interpol...
il caso piú palese é quello di Fournier, promosso alla direzione generale antidroga neanche due mesi dopo la sua condanna al processo Diaz.

Eppure Manganelli ha il coraggio di aggiungere:

«Nell'eventualità che ci siano
stati illeciti, firmerei con grande soddisfazione un provvedimento di
destituzione per chi avesse fatto cose del genere. Perché la polizia non è
questo, la polizia e' un'istituzione trasparente che sa fare il suo
lavoro».

C'é solo una cosa su cui si puó essere d'accordo con Manganelli: le mele marce ci sono in tutti i campi. Il problema é che nel caso della polizia, le mele marce sono al comando.

PS ringrazio Haidi Giuliani per avermi segnalato l'articolo.

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