domenica 27 febbraio 2011

Diario de Cuba 3- automobili cubane






É vero che lo sviluppo di Cuba é fermo agli anni'50, peró non é mica detto che ció sia sempre un male... guardate che belle le automobili!!

OK, lo so: io non ho mai capito molto di automobili. Non ho la patente, non so guidare, non distinguo una Fiat da una Honda. Ma per tutti c'é un primo amore: io mi sono innamorato delle macchine cubane.

Un piccolo consiglio per spostarsi da una parte all'altra de la Habana: piuttosto che prendere i taxi gialli statali, imparate a spostarvi con il taxi che usano i cubani, detto El Almendrón...

La differenza principale tra uno e l'altro é che il taxi per turisti vi sparerá sempre una cifra esagerata. Anche mettendoci la buona volontá di aiutare il tassista con una buona mancia, sarete presto costretti a imparare a trattare.
La prima domanda da fare sempre é : Quanto ti prendi per portarmi in tal posto? Seconda domanda: Ma il prezzo che dici é il totale, o prezzo a persona? E infine, conviene anche fare questa affermazione: Se ci sono spese extra per strada, tipo l'entrata nel parco eccetera, meglio se me lo dici subito, o non la pagheró.
Sembrerá un colloquio un po'aggressivo ma provate a non farlo, ed e'possibile che un taxi per l'aereoporto vi costi 40 CUC invece dei 15 della tariffa standard.

Ma se volete evitare tutto ció, come dicevo prima, imparate a viaggiare in Almendrón!
Sono macchine come quella nel disegno, di solito -ma non sempre- hanno un cartello che dice Taxi. Non vanno dove dici tu: fanno un percorso prestabilito e ti lasciano nel punto piú vicino a dove devi andare. E sulla strada prendono altri passeggeri fino a riempire la macchina (che ha sei posti).

Ad esempio: siete nel quartiere del Vedado e volete andare nel centro storico. Andate alla calle 23, dove passano Almendrón in continuazione. Gesticolate e l'Almendron si ferma. Appena si ferma chiedete al tassista: "Habana?". Cioé: vai verso la Habana vecchia? ...lui capirá. E allora dirá: si, e vi fará salire (oppure: no, e allora dovete mettervi sull'altro lato della strada).
Appena entrate nel taxi dite dove andate: per esempio, "Capitolio!". E allora il tassista parte e vi fa scendere al Capitolio, in pieno centro, o nel posto piú vicino sul suo percorso. E la tariffa é fissa: 10 pesos, moneda nacional. Piú o meno 30 centesimi di euro.

Provate a fare lo stesso con un taxi ufficiale, e il prezzo minimo - DOPO le trattative- saranno 5 CUC, cioé 4 euro. E l'Almendrón vi offre, in piú, l'esperienza di condividere la macchina con personaggi cubani di ogni tipo. Provateci e non ve ne pentirete.


giovedì 24 febbraio 2011

Diario de Cuba #2- La spesa a Cuba






Traduzione della vignetta: "La spesa a Cuba!" (i cartelli dicono: "Farina a 400 KM"; "Forse!").

La vignetta secondo me é venuta brutta, ma é la preferita tra i cubani che hanno visto il mio diario, seguita a breve distanza da quella sull'uso dei bagni (che vedrete prossimamente).

Dietro la vignetta c'é una breve storia:

Al terzo giorno di viaggio a la Habana, io e Lucido abbiamo affittato un appartamentino con cucina nel quartiere del Vedado, e deciso di invitare alcuni dei cubani che avevamo conosciuto a una bella cenetta italiana.
Ci avevano avvisato che non si trovano molti prodotti per cui abbiamo pensato di fare una cosetta semplice. Una pasta fatta in casa, servono solo farina e acqua.

Hai detto niente. Farina!

Ramón (il padrone di casa) ci ha fatto una mappa di tutti i mercatini e alimentari della zona. Diligentemente li abbiamo visitati tutti. Uno dopo l'altro, e poi chiesto indicazioni per altri negozi di alimentari.

Totale: 10 ore di ricerca, niente farina!

É stato uno dei primi sintomi di quella che poi ho cominciato a chiamare "regola del 50% di Cuba". Ovvero: se ti aspetti che qualcosa funzioni, hai sempre un 50%di possibilitá che non lo faccia.

Ti fai una doccia, ieri era calda e oggi no, e il giorno dopo non c'é l'acqua. Usi il telefono che ieri funzionava, oggi no. Cerchi farina, che anche a Cuba é facile trovarla, ma oggi é sparita in tutta la Habana.
É la regola del 50%, baby.

Alla fine, per la cena abbiamo usato pasta cubana, che a contatto con l'acqua diventa una massa informe di colla.
Per fortuna avevamo portato in viaggio olio di oliva. Lo so é roba da Totó e Peppino a Milano, ma é stata una buona idea. Pane e olio di oliva: il grande successo della nostra cena italiana a Cuba!






mercoledì 23 febbraio 2011

La Habana






Eccovi qualche foto de La Habana...

In totale tra andata e ritorno abbiamo trascorso quasi la metá del viaggio nella capitale cubana, e ovviamente non ne abbiamo visto neanche la metá. É una cittá splendida, piena di edifici coloniali che testimoniano la grande ricchezza del passato. Oggi peró lo stato di buona parte degli edifici fa pensare che possano crollare da un momento all'altro...





lunedì 21 febbraio 2011

Diario de Cuba







Hola a todos!

Sono tornato a Barcellona dopo un mese a Cuba con Lucido. É stato un bel viaggione pieno di nuove esperienze, sole mare montagna salsa rumba jazz....
Ho scattato molte (troppe) foto e mantenuto una specie di Diario illustrato, e ora poco a poco useró le immagini per raccontarvi qualcosa del viaggio.

Vi anticipo qualcosa dei prossimi post...

-De compras en Cuba: guida pratica all'acquisto di cibo
-Que rico ser monederos con patas! La maledizione del peso convertibile
-Coches en Cuba: guida pratica per l'uso del taxi cubano
-Lavabos en Cuba: guida pratica all'uso del WC cubano
-Mujeres en Cuba! L'assedio della prostituzione
-Musica a Cuba: l'ereditá del Buena Vista Social Club
-Orishas y Santeros: religione o stregoneria?
-Propaganda en Cuba: cartelli di fine regime
-El Mar de Cuba: lo splendore delle spiagge, l'obbrobrio degli hotel
-Buceando en el Caribe: foto ed esperienza in fondo al mare tropicale
-A caballo vamos pal monte: splendidi itinerari a cavallo
-Cuba se acaba: happy ending

E in piú, qualche foto e commenti sulle cittá visitate nel nostro itinerario: La Habana, Cienfuegos, Trinidad, Holguín, Gibara, Santiago, Camaguey, Varadero, Viñales.

Stay tuned!

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