mercoledì 12 dicembre 2012

L'ultimo desiderio





Stanotte ho fatto un sogno, incluso a pieno titolo nella mia personale serie di sogni a sfondo politico, che ogni tanto tormentano le mie notti.

Ero presente ad un'assemblea del PD in piena campagna elettorale. Parlava D'Alema e io mi incazzavo e gli gridavo che era ora di sparire dopo tutte le malefatte degli ultimi vent'anni. Lui rispondeva che le sue malefatte non erano dimostrate, ma aveva istituito lui stesso una commissione apposita d'indagine. Io allora interrogavo il commissario incaricato delle indagini chiedendogli di mostrare i documenti che aveva raccolto, ma lui divagava e si rifiutava di mostrare alcunché. Io ero furioso, perché sapevo che il commissario aveva uno stipendio d'oro ma non se lo stava guadagnando. 
Allora notavo che delle piccole lucciole rosse vagavano per l'assemblea, e mi rendevo conto che si trattava di minuscoli droni-spia inviati da Berlusconi per registrare la riunione del PD. Ero sempre piú infuriato, mi mettevo alla ricerca della spia ... e la trovavo subito fuori la porta. Con mia sorpresa, scoprivo che si trattava di una mia ex fidanzata che stava usando una specie di pistola per sparare i droni-spia. 
Indignato, sequestravo la pistola alla mia ex, che scoppiava in lacrime di vergogna, e mi diceva che quello era l'unico lavoro che fosse stata in grado di trovare.

In passato ho sognato di avere Pinochet come vicino di casa, Aznar come coinquilino, di essere ospite nel palazzo di Saddam Hussein... e oggi come sempre, quando mi sveglio dopo uno dei miei sogni politici, non so bene se ridere o piangere.


venerdì 30 novembre 2012

I soliti vandali




Questa vignetta è dedicata a tutti gli studenti che protestano contro i tagli alla scuola pubblica, e in generale contro le politiche che, presentate come "unica alternativa", stanno distruggendo il loro futuro.

In particolare, dedicata agli studenti del Liceo G.Rummo di Benevento, la mia vecchia scuola, che si vedono accusati di furti  che, operati da studenti o no, è vergognoso attribuire genericamente a tutti i ragazzi che hanno occupato l'edificio (per saperne di piú, v.  http://www.ilquaderno.it/stop-occupazioni-provincia-e-raid-rummo-apre-polemiche-79386.html).

Vandali e ladri vanno condannati, ma condannare un'occupazione per un furto è come condannare un'intera manifestazione per qualche vetrina rotta. Solo gli sciocchi si fermano a guardare il dito quando qualcuno gli indica la luna.

venerdì 16 novembre 2012

Benevento da la cittadinanza onoraria a Manganelli






Vengo a sapere con certo sgomento che il Sindaco della mia città, Benevento, ha appena conferito la cittadinanza onoraria al capo della Polizia Antonio Manganelli.
Mi piacerebbe sapere: con quali motivazioni? Leggo le parole del Sindaco Fausto Pepe, riportate dal Quaderno: “[Manganelli] ha mostrato nel corso della sua carriera una spiccata sensibilità nel prevenire le necessità dei cittadini in termini di sicurezza”. Ah sì? Ma davvero? E con quali atti concreti, caro Sindaco?
Tra i vari “meriti” di Manganelli voglio ricordarne alcuni:
-ha garantito le carriere dei poliziotti imputati per i gravissimi fatti del G8 di Genova
-mantiene in servizio gli agenti condannati per l'omicidio colposo di Federico Aldrovandi
-sotto la sua gestione, la polizia continua ad usare come lacrimogeni i gas CS, proibiti dalla convenzione internazionale sulle armi chimiche di Parigi del 1993.
-non ha mai adottato alcuna misura per la prevenzione dell'uso eccessivo della violenza da parte della polizia, fenomeno largamente riscontrato anche durante la sua gestione (ricordiamo le repressioni degli studenti, e degli attivisti in Val di Susa)
-non ha offerto mai offerto alcuna collaborazione ai magistrati che indagavano sulle violenze della polizia
-non ha mai criticato la gestione della polizia da parte del suo predecessore De Gennaro, ritenuto dalla Cassazione il mandante della spedizione punitiva alla scuola Diaz

A fronte di tutti questi fatti, suonano quantomeno ipocrite tanto le parole del Sindaco Pepe, come le timide e tardive scuse espresse da Manganelli, dopo che la Cassazione ha condannato per le violenze alla scuola Diaz i poliziotti che nel frattempo lo stesso Manganelli aveva promosso alle più alte cariche della Polizia di Stato.
Ci tengo a ribadire che non tutti i poliziotti sono psicopatici e violenti, ma quando a gestire la Polizia sono proprio le mele marce, e quando i comportamenti violenti vengono sempre giustificati, mai puniti, addirittura premiati.... allora è normale che la violenza delle forze dell'Ordine non sia l'eccezione, ma la regola!

E allora di nuovo chiedo, pubblicamente al nostro sindaco Fausto Pepe: con quali motivazioni ha dato a Manganelli un'onorificenza? ha preso in considerazione i fatti che qui sopra ho esposto, o li ignorava?
In assenza di una risposta, viene da pensare che il Sindaco di Benevento consegni onorificenze senza un'attenta valutazione dei meriti, e probabilmente solo in base ad un cieco e servile culto delle posizioni di potere.

Per questa ragione, dovrei oggi vergognarmi della mia città. Ma per fortuna, Benevento non è solo fatta di pessimi politici che si danno pacche sulle spalle e dei loro lacché. Alla premiazione di Manganelli hanno fatto seguito reazioni immediate dei miei concittadini: il Centro Sociale Depistaggio emette un comunicato di protesta; BMagazine e Il Quaderno danno eco alle polemiche e mi inviano i loro articoli in un chiaro gesto di solidarietà; il professore Nicola Sguera mi scrive che stasera, in risposta alla cittadinanza di Manganelli, mi sarà conferita la “cittadinanza longobarda”in un evento organizzato nelle scuole sannite.

Ringrazio tutti voi di cuore, perchè riuscite a farmi amare sempre la mia città anche in momenti come questo, in cui mi verrebbe da piangere o da vomitare, e invece mi ritrovo, grazie a voi, a sorridere.

lunedì 1 ottobre 2012

Nuovo tour di presentazioni di "Quella notte alla Diaz"




Questo mese presenteró il mio graphic novel "Quella notte alla Diaz" nel corso di tre eventi:

-DOMENICA 14 OTTOBRE A PADOVA nel corso della "FIERA DELLE PAROLE"
l'evento è programmato per le 16.30 nel Centro San Gaetano. Introduce Renèe Battistello

-LUNEDI 15 OTTOBRE A BRESCIA  in Tresanda S.Nicola 1 bis, alle 20.30
l'evento è organizzato da Medulla, punto informativo Emergency a Brescia, in collaborazione con la libreria Rinascita. Introduce Nicola Bonardi

-MARTEDI 23 OTTOBRE A BENEVENTO nella fumetteria Stregomics alle 18
L´indirizzo é via Giuseppe Verdi 9 (una traversa del Corso Garibaldi accanto al Teatro Comunale)


Ringrazio gli organizzatori di questi eventi, in particolare Bruna Coscia e Francesco Pasquale (Fiera delle Parole), Matilde Brescianini e Simone Tanghetti (Medulla), Edo e Marelia (fumetteria Stregomics Benevento)

sabato 14 luglio 2012

TEST: qual'è il tuo senso di giustizia?



Rispondi a queste semplici domande e scoprirai quant'è profondo il tuo senso di giustizia!


1 Un agente di polizia, durante un normale controllo, picchia insieme a 3 colleghi un ragazzo ammanettato fino a ucciderlo. Quale punizione merita?

A. Pena di morte
B. Una punizione esemplare: 8-15 anni di galera
C. Una piccola sanzione disciplinare
D.Nessuna punizione, anzi meriterebbe un premio


2 Un poliziotto dirige un'operazione disastrosa che termina con il massacro e poi la tortura di decine di persone inermi che non hanno commesso alcun reato. Poi, per giustificare la sua operazione, tenta di incriminare le vittime con prove false. Quale punizione merita?

A. Pena di morte
B. Una punizione esemplare: 10 anni di galera
C. Una piccola sanzione disciplinare
D.Nessuna punizione, anzi meriterebbe un premio


3.Un ragazzo, durante una manifestazione in cui vede la polizia picchiare selvaggiamente dei pacifisti seduti a terra con le mani alzate, si ritrova intrappolato in una zona in cui avvengono cariche ingiustificate e senza vie di fuga. Allora si ribella e raccoglie un oggetto contundente per scagliarlo verso un mezzo della polizia. Quale punizione merita?

A. Pena di morte
B. Una punizione esemplare: 10 anni di galera
C. Una piccola sanzione disciplinare
D.Nessuna punizione, anzi meriterebbe un premio


4 Un ragazzo, durante una manifestazione spacca una vetrina, o o ruba un motorino, o entra in un supermercato e ruba un salame, o semplicemente é presente sul luogo del delitto ma non impedisce che altri commettano il furto o l'atto vandalico. Quale punizione merita?

A. Pena di morte
B. Una punizione esemplare: 10 anni di galera
C. Una piccola sanzione disciplinare
D.Nessuna punizione, anzi meriterebbe un premio


Confronta ora le tue risposte con quelle della Giustizia Italiana:


1.Il caso é quello dell'omicidio di Federico Aldrovandi. Il reato é Omicidio Colposo (cioè, non Volontario), per cui 4 poliziotti sono stati condannati dalla Cassazione, il 21 Giugno 2012, a 3 anni e 6 mesi, annullati per indulto. Non faranno un giorno di galera e sono ancora in servizio. Dopo la sentenza si sono dedicati a insultare la madre di Federico (lei definita "faccua da culo, lui "cucciolo di Maiale), e si è detto che per questo rischiano forse il licenziamento. 
LA RISPOSTA GIUSTA É : C! UNA PICCOLA SANZIONE DISCIPLINARE!


2.Il caso é quello della Diaz e di Bolzaneto. In mancanza della previsione del reato di tortura, che non esiste in Italia, i dirigenti responsabili sono stati processati per reati minori, per la maggior parte caduti in prescrizione. Resta solo il reato di Falso in Atto Pubblico, per la firma del falso verbale d'arresto. La sentenza per la Diaz, conferma in Cassazione (il 5-7-2012), ha stabilito pene intorno ai 3 anni e 6 mesi, che non si applicheranno per indulto, e una sanzione disciplinare (interdizione dai pubblici uffici per 5 anni); ma grazie ad una legge del 2010 gli imputati non pagheranno ne'danni ne' spese processuali (saranno a carico dei ministeri- quindi di tutti gli italiani). Nel frattempo, nonostante la gravitá delle accuse confermate già in appello, gli imputati sono stati tutti promossi ai vertici della Polizia. Il massimo responsabile, l'allora capo della polizia Gianni De Gennaro, è stato assolto dal'accusa di induzione alla falsa testimonianza (per i giudici non costituisce reato l'aver concordato le versioni degli imputati per ridurre le sue responsabilità) e promosso a Sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi Segreti
LA RISPOSTA GIUSTA É: D! NESSUNA PUNIZIONE, ANZI UN PREMIO!


3.È il caso di Carlo Giuliani, che decise di reagire dopo aver visto la polizia pestare i pacifisti a piazza Manin e dopo aver subito l'ingiustificata carica di via Tolemaide (in cui non c'erano vie di fuga e la resistenza dei manifestanti è stata riconosciuta dai giudici come legittima difesa). Carlo afferrò un estintore e fu sparato alla testa mentre lo lanciava verso una jeep dei Carabinieri. Nonostante varie circostanze della morte di Carlo restino oscure (dopo lo sparo, la jeep passa due volte sul suo corpo; la polizia tenta inoltre di incolpare i manifestanti rompendo la testa di Carlo con una pietra), non viene fatto alcun processo: si avvalora la fantascientifica tesi del "proiettile deviato da una pietra" e si ritiene sufficiente la foto in cui Carlo lancia l'estintore per giustificare il suo omicidio come Legittima Difesa. LA RISPOSTA GIUSTA É : A. PENA DI MORTE!


4.É il caso di 10 dei manifestanti processati per gli scontri durante il G8 di Genova. Il reato é Associazione a Delinquere finalizzata alla Devastazione e al Saccheggio, istituito durante il fascismo, per cui si prevedono condanne fino a 10 anni anche per la sola "Compartecipazione Psichica", ovvero la mera presenza sul luogo del delitto. Le condanne, confermate in Cassazione ieri (13 Luglio 2012), hanno stabilito in media 10 anni di carcere a testa .
 LA RISPOSTA GIUSTA É : B! UNA PUNIZIONE ESEMPLARE, 10 ANNI DI GALERA!


SE HAI RISPOSTO CORRETTAMENTE, cioé se le tue risposte corrispondono a quelle della Giustizia Italiana, COMPLIMENTI! hai vinto un posto fisso in uno qualunque tra i partiti che ci hanno governato negli ultimi dieci anni!

SE LE TUE RISPOSTE SONO SBAGLIATE, cioé se non corrispondono a quelle della Giustizia Italiana, non preoccuparti! Il problema non sei tu: è la Giustizia Italiana.

FIRMA L'APPELLO DI AMNESTY (http://www.amnesty.it/italia_polizia_operazione_trasparenza ) per l'introduzione in Italia del reato di tortura e di misure per la trasparenza dell'operato delle forze dell'ordine.

E quando vai a votare, ricordati che NESSUNO tra i partiti che abbiamo in parlamento condivide il tuo senso di giustizia. Tutti hanno applaudito le promozioni di De Gennaro e l'operato della Polizia a Genova, e ora tacciono dopo le sentenze. Nessuno ha mai chiesto le dimissioni dei responsabili.

E ricordati che i "no global", quelli che 11 anni fa protestavano contro il G8, quelli sempre dipinti dai media italiani come nient'altro che un branco di teppisti, stavano denunciando le stesse cose che ogni giorno distruggono sempre piú la tua vita: il mondo in mano a banche e multinazionali, i politici che banchettano sulle nostre macerie. 


GRAZIE!
Christian Mirra


giovedì 5 luglio 2012

PROCESSO DIAZ: COMUNQUE VADA ABBIAMO PERSO




Image copyright ©Ugo Guanda Editore S.P.A, viale Solferino 28, Parma.


Stamattina alle 9 ero al Palazzaccio. L'aula Magna, dove si svolge l'ultima fase del processo Diaz, era quasi vuota. Qualche giornalista, i carabinieri di guardia, gli avvocati, i giudici. Io ero l'unica parte lesa presente; nessuno degli imputati si é degnato di farsi vedere.

Oggi in programma c'era l'ultima arringa difensiva, poi i giudici si sarebbero riuniti in camera di consiglio, dove sono in questo momento. Come la Presidente Giuliana Ferrua ha annunciato, il dibattimento durerá ancora un tempo indeterminato, “non é neanche detto che il verdetto sia pronunciato oggi” ha detto ai giornalisti che la incalzavano per avere almeno un orario approssimato.

E quindi non valeva la pena di restare; a che pro mettere le tende in Cassazione nell'attesa di una
sentenza che, comunque vada, mi ha già deluso?
Perché quale che sia il verdetto dei Supremi Giudici, il massimo che si puó ottenere è l'interdizione degli imputati dai pubblici uffici. Non è poco, lo so. Anzi, sarebbe assai importante: gli imputati sono ai vertici della Polizia italiana, e la loro interdizione sarebbe la fine della loro brillante carriera andata avanti nonostante le condanne. Ma appunto, proprio la loro carriera dimostra ció che la sentenza non puó cambiare: che la nostra Democrazia ha giá perso.

C'é davvero bisogno della sentenza per allontanare questi personaggi dal comando delle Forze dell'Ordine? Questi dirigenti sono stati ripresi con in mano le molotov introdotte nella scuola per incriminarci. Al processo hanno dichiarato di non avere visto ne'sentito le nostre percosse, le nostre grida che hanno fatto accorrere una folla davanti la scuola Diaz. Hanno firmato un falso verbale d'arresto e hanno impedito con la loro omertà l'identificazione dei picchiatori. Hanno diretto un intervento definito da Amnesty la piú grave violazione dei diritti umani in un paese democratico. Ma come le scimmie della leggenda, non hanno visto, non hanno sentito, non hanno detto. E quindi, non si ritengono responsabili.
Ammettendo che ciò sia vero- e bisogna proprio fare i salti mortali, come stamattina l'avvocato che difende Luperi- allora bisogna come minimo ammettere una cosa: che i dirigenti della Polizia sono davvero scimmie, mute sorde e cieche. E quindi la Polizia Italiana, nel migliore dei casi, non è diretta da criminali, ma da animali handicappati.

I giudici ora devono decidere sulla base di fatti ricostruiti non dalle indagini della polizia, ma NONOSTANTE i depistaggi della Polizia. Solo grazie al lavoro dei nostri avvocati e dei Pubblici Ministeri, i giudici hanno comunque degli elementi importanti per giudicare. Peró gli mancano gli strumenti per condannare.
Non c'é un reato di tortura in Italia. Per la maggior parte dei crimini contestati è già intervenuta la prescrizione. Per gli anni di galera è già intervenuto l'indulto. Perfino per i rimborsi e le spese legali è intervenuta una leggina ad hoc, del 2010, che le mette a carico dei contribuenti i . Cioé: i circa 10 milioni di euro tra danni e avvocati degli imputati non li pagheranno loro, ma tutti gli italiani.
Resta solo l'interdizione dai pubblici uffici... vedremo (se tutto va bene) stasera. Forse dopo le 16... ora piú, ora meno! Abbiamo atteso 11 anni. Ma è comunque troppo tardi per la nostra Democrazia, che ha dimostrato già di essere zoppa, permettendo le carriere degli imputati, difesi a spada tratta da tutte le parti politiche, mentre assolutamente nulla é stato fatto perché la Diaz non si ripeta.

Dopo la Diaz e Bolzaneto, in un paese democratico, gli imputati dovevano dimettersi o essere rimossi dalle loro cariche, i torturatori identificati e processati, ci voleva una legge sulla tortura e le scuse dello Stato.
Essere arrivati, senza tutto ció, ad una sentenza di Cassazione, è una sconfitta.
E per favore: non venitemi a parlare di garantismo! Ho sentito troppi politici riempirsene la bocca: in molti casi, gli stessi che il giorno dopo l'irruzione alla Diaz dicevano che eravamo tutti black bloc e meritavamo le mazzate, gli stessi che danno la pena di morte a Carlo Giuliani senza alcun processo e senza che in Italia neppure esista la pena di morte. Questa è l'Italia: il paese Garantista che lascia i criminali al potere fino all'indulgenza plenaria della prescrizione, e allo stesso tempo è il paese Giustizialista che sbatte gli immigrati nei CIE senza processo, solo perché potrebbero commettere il grave crimine di raccogliere i nostri pomodori per due soldi. In poche parole: garantista con i forti, giustizialista con i deboli. 

Pensavo a questo, stamattina, mentre ascoltavo l'arzigogolata arringa della difesa di Luperi e allo stesso tempo guardavo il cartello che dice: La legge é uguale per tutti. E ricordavo la frase di Henry Louis Mencken: “L'ingiustizia è relativamente facile da sopportare. Quella che proprio brucia è la giustizia”.

PS Ho scritto quanto sopra stamattina, prima di conoscere il verdetto. Ora so che la Cassazione ha confermato tutte le condanne, ed è una bella notizia: almeno c'è qualcosa che funziona. Ora vedremo se, come la legge stabilisce, la polizia italiana sarà decapitata dei suoi vertici criminali... o se ci aspetta qualche altra brutta sorpresa. Comunque quanto ho scritto resta valido: non dovevamo aspettare 11 anni per arrivare fino a questo punto, e se pure cadono i poliziotti condannati, restano gli stessi politici che li hanno difesi finora e che hanno responsabilitá anche piú gravi, resta De Gennaro (allora Capo della Polizia) piú potente che mai (ora sottosegretario con delega ai servizi segreti), manca una legge contro la tortura...
Abbiamo fatto solo un piccolo passo avanti. Ma non me l'aspettavo, e benvenuto sia. E soprattutto: GRAZIE ai PM e gli avvocati che ci hanno difeso e sono riusciti ad ottenere questo risultato storico lottando contro tutto e contro tutti.


sabato 14 aprile 2012

Intervista su Cadoinpiedi.it

La mia intervista sul blog Cadoinpiedi.it sui fatti della Diaz e sul film. A cura di Biagio Simonetta



mercoledì 11 aprile 2012

DIAZ- il film



Un mio sogno si è realizzato: hanno fatto un film sui fatti della Diaz, e secondo me, difficilmente avrebbero potuto farlo meglio.
"Diaz- non lavate questo sangue" esce nelle sale venerdi 13 aprile, dopodomani.

Il 4 aprile ho visto il film in anteprima a Napoli.  Prima del film c'è stato un incontro all'Orientale dove ho conosciuto il regista Daniele Vicari, il produttore Domenico Procacci e uno degli attori, Davide Iacopini. Mi hanno dato da subito l' impressione di essere le persone adatte a realizzare questa storia. Per tante ragioni, ma soprattutto perché hanno detto di essersi concentrati sui fatti e non sulle ipotesi, cercando di inserire nella storia tanti punti di vista differenti.
La stessa sera, ho visto il film e ha superato le mie aspettative: è un film straordinario, potente, importante, con una trama molto complessa resa con maestria e basata su una documentazione impeccabile. Mi ha inchiodato alla sedia e (devo dire, purtroppo!) mi ha fatto rivivere la tensione, la paura, le mazzate, il senso di impotenza, l'assurdo di ritrovarsi di colpo catapultati in un incubo in cui i diritti e la dignità della persona vengono annullati.
Dopo il film il regista mi ha invitato a parlare, ma ero troppo scosso e sono riuscito a dire poco più che "mannaggia a voi, mi avete riportato là dentro!". In realtà, ancora adesso che ci sto provando a mente lucida, mi sembra di non riuscire a esprimere adeguatamente quanto gli sono grato per il loro lavoro, che hanno svolto trovando parecchi ostacoli e scarsa collaborazione.

Andate a vedere questo film, e fatelo vedere. E vi prego, andate a vederlo al cinema: si deve sapere che siete in tanti a vederlo. Se lo scaricate non si saprà mai, e dubito fortemente che lo vedrete in TV.


DIAZ- il sito ufficiale http://www.diazilfilm.it/

TRAILER UFFICIALE:









venerdì 16 marzo 2012

LA SMORFIA É FINITA!





Dopo 8 mesi, e 150 pagine divise in 30 episodi a scadenza settimanale... LA SMORFIA É FINITA!!


Quelli che hanno giá letto il fumetto, forse come noi si chiederanno: Ma come, é finita? 

Non so voi, ma noi ce la siamo spassata.... quasi quasi volevamo farne una trilogia, o tetralogia, o serie da quaranta volumi da vendere porta a porta tipo Treccani. E invece no, solo 150 pagine, mannaggia. Ora che ci stavamo affezionando.
Vabbé... non é detto che non ci sia un seguito. In fondo, Ciro e gli altri hanno atteso due anni in un cassetto, prima di poter raccontare la loro storia. Se ne volete ancora, abbiate un po' di pazienza anche voi.

Intanto peró, sappiate che questa storia rischiava davvero di rimanerci, in un cassetto, e probabilmente ci sarebbe rimasta ad ammuffire, se non fosse stato per Golem, questo bel sito che ci ospita e a cui va il nostro piú sentito ringraziamento. 
In particolare, grazie a Roberto Ormanni, Goffredo De Pascale, e Andrea Stopponi della redazione di Golem, che oltre a credere in noi e nella Smorfia, si sono dimostrati collaboratori onesti, affidabili, e corretti. E hai detto niente, trovare persone cosí nel paese di Pulcinella.

Grazie anche ad Annalisa Arcella per l'aiuto con il Napoletano, che scusassero, peró nnuje simm' e Bbenevient e non é mica la stessa cosa.

E poi, ci mancherebbe: grazie a tutti i lettori che ci hanno seguito fino a qui! Speriamo davvero che La Smorfia vi sia piaciuta.... ma anche se vi ha fatto schifo, ditelo, scriveteci! Le critiche sono il nutrimento del sapere, o come minimo del nostro cane.

Christian Mirra e Sergio D'Argenio

domenica 19 febbraio 2012

Intervista a Radio Mataró (in Catalano)



Qui si puó ascoltare la mia intervista alla trasmissione radio "Galáxia Llibre" (Galassia Libro), l'angolo di libri e fumetti della radio di Mataró (Barcellona). 
Questo per i lettori italiani del mio blog hanno voglia di ascoltarmi parlare per un'ora in catalano....
Vabbé,  chi vuole ascoltare una mia intervista in Italiano puó sempre scegliere tra quelle che trovate qui http://christianmirra.blogspot.com/search/label/interviste




giovedì 12 gennaio 2012

IL CASO MONTESI a fumetti







Finalmente é uscito su iPad il primo numero di Lens Forward, la rivista che include il mio fumetto "IL CASO MONTESI" di cui vedete qui sopra le prime pagine in anteprima.

Il resto del fumetto potete leggerlo pagando 0,79 euro per l'applicazione della rivista che potete scaricare qui: http://itunes.apple.com/it/app/lens-forward/id489326723?mt=8

Se non avete l'iPad, abbiate pazienza: la rivista uscirá anche in altri formati di cui non mancheró di dare notizia.
Nel frattempo, potete sempre leggere LA SMORFIA ;)


giovedì 5 gennaio 2012

Appello per MAMMA!


Cari lettori, 
raccolgo e reinvio l´appello per MAMMA!, l´unica rivista di satira e giornalismo a fumetti priva di editori, sponsor e pubblicitá, e vi invito ad abbonarvi, e aiutarci a diffondere questo messaggio.
Grazie
Christian Mirra


Per il graphic journalism italiano ci vogliono trecento nuovi lettori, o e' meglio chiudere.

La rivista c'e', ma bisogna che la scoprano i lettori. L'obiettivo e' trovarne 300 per lottare contro la grande editoria, altrimenti il primo gennaio dell'anno prossimo si chiude per inventare qualcosa di nuovo. Su www.mamma.am/300 Parte la campagna abbonamenti di Mamma! - la rivista di Satira che fa Giornalismo a Fumetti.

Ci sono ancora in Italia trecento teste pensanti che vogliono ragionare sul mondo e abbandonare le verita' a buon mercato di guru, partiti, giornali, leader, capetti e santoni che da sempre ostacolano il pensiero libero nel nostro paese?
Quando abbiamo fondato la nostra rivista nel 2009, per vivere di giornalismo, satira e fumetti abbiamo scommesso sull'esistenza di 3 mila persone capaci di apprezzare una rivista senza padroni, senza pubblicita' e senza preconcetti. Oggi ce ne bastano 300 per sopravvivere e continuare in questo progetto editoriale pieno di azzardi e liberta'. Altrimenti non c'e' problema, passiamo a fare altro.
Il discorso e' semplice: o si cresce o si muore. Se nel 2012 troveremo almeno 300 lettori intenzionati a sostenerci con un abbonamento, continueremo a cercare gli altri 2700 negli angoli piu' remoti del paese, sfidando ancora una volta il mercato editoriale dominato dai grandi colossi.
Se invece ci verra' fatto capire che non c'e' bisogno di giornalismo a fumetti e che per saziare la vostra curiosita' vi basta la stampa di partito, i fogli repubblicani, i servizi pubblici dei privati e le societa' per azioni che raccontano fatti quotidiani, allora non c'e' problema: prendiamo atto di quel che vuole il pubblico e chiuderemo a testa alta (e con l'orgoglio di tutti i numeri stampati finora) questa rivista dove abbiamo investito cuore, anima, tempo, soldi e passione, e ci inventeremo qualcosa di nuovo e di diverso per continuare a dire quel che ci pare, come ci pare e dove ci pare.
Noi la nostra parte l'abbiamo fatta, mettendo in piedi senza un centesimo di fondi pubblici o privati una rivista apprezzata da chiunque la legga, un validissimo gruppo redazionale, un piano editoriale che non ha eguali nella stampa periodica, una efficace struttura organizzativa per la gestione della stampa e della spedizione.
Piu' di questo non si poteva fare lavorando gratis: adesso sta a voi lettori decidere se farci crescere o farci chiudere.

Nello spirito che animava Leonida alle Termopili, preferiamo combattere e morire che trascinarci come schiavi di un'editoria senz'anima.

Il conto alla rovescia da oggi e' in cima ad ogni pagina del sito. Buona lettura e buona vita.
PS. Se non hai mai letto una copia di Mamma! puoi sfogliare alcuni numeri su www.mamma.am/edicola
Wikio - Top dei blog - Fumetti e illustrazioni